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Immagine del redattoreGiovanni Vestri

Toro scatenato

Aggiornamento: 28 giu 2023

Toro scatenato by Martin Scorsese. Review by: Giovanni Vestri



Uno dei più grandi cult di Martin Scorsese in versione restaurata.
Martin Scorsese degli anni Ottanta è duro, difficile da razionalizzare. Personalmente ho avuto difficoltà a cogliere il messaggio di Scorsese con questo film, forse non esiste un messaggio ben preciso. Ho provato molto disagio e frustrazione di fronte alla vita del protagonista, un pugile campione mondiale dei pesi medi. Anzi ho provato frustrazione e tristezza di fronte allo sport del pugilato, uno sport fondato sugli istinti peggiori delle persone che, come pubblico, incitano, si emozionano e godono a veder massacrata di botte una persona. Ma è un mondo sano questo? L’annientamento di un essere umano massacrato di botte è direttamente proporzionale alla soddisfazione del pubblico, che tristezza… Il protagonista Jack La Motta interpretato dall’eccezionale Robert De Niro è un uomo senza scrupoli, senza pudore e senza ritegno. Non solo nello sport ma anche nella vita, picchia la moglie, picchia il fratello, picchia gli amici e chiunque osi contraddirlo da ordini a destra e sinistra e si sente il capo del mondo, invincibile. Il ruolo della donna in questo film mi ha fatto molto effetto, donna trattata come schiava, come essere inutile, come oggetto, di cui l’unico scopo della vita è soddisfare i bisogni del compagno.
“Portami il caffè zoccola” “Quanto devo aspettare per questo caffè brutta troia” “L’hai preso in bocca a mio fratello vero?”
La domanda che mi sono posto è la seguente, in un film del genere in cui il protagonista è elogiato come una star e ci viene mostrato come il capo indiscusso del mondo, che effetto avrebbe tutto ciò su un uomo violento? Lo giustificherebbe delle proprie azioni? Lo spingerebbe a riflettere? Sinceramente faccio fatica a capire dove si trovi il senso nel raccontare una storia del genere, la storia di un uomo cattivo, dipinto come un figo e come un uomo di successo. Non credo che le intenzioni del regista siano quelle di voler sminuire la donna o di voler raccontare una storia di violenza giustificata. Ma allora, dove sta il senso? Ogni parola che Jack pronuncia credo sia un insulto all’intelligenza umana e alla nostra dignità, davvero un uomo cattivo e senza scrupoli. La sua casa è piena di oggetti sacri raffiguranti la madonna, cosa vorrebbe dire ciò? Sinceramente ho fatto fatica a capire la correlazione in molte cose di questo film.
“Signori e signori ecco a voi l’incredibile Jack La Motta, il Toro del Bronx”
Che però a casa massacra la moglie e chiunque provi a contraddirlo, alla fine si farà il carcere per un motivo assurdo e non correlato alla violenza, per aver offerto da bere a una quattordicenne. Anche in questo caso perché il regista non ci ha mostrato la fine di un uomo violento come meriterebbe, si, ci ha mostrato il carcere per due minuti per un'altra cosa senza senso che nulla centra con la storia. Ci viene spiattellato un uomo ricco, di successo e che gode di un’ottima posizione sociale. Tutto questo per aver massacrato di botte la gente, credo che un film del genere sia a tratti pericoloso, perché visto dalla persona sbagliata si sentirebbe giustificata dalle proprie infami azioni. Quello che sto dicendo non c’entra niente con censura e politicamente corretto, mi sto solo interrogando sul senso d’intrattenimento di questo film, personalmente non riesco a trovarlo.

★★★★


4/10


MyMetaCritic: 52/100

Giovanni Vestri

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