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Immagine del redattoreGiovanni Vestri

Te l'avevo detto


Te l'avevo detto by Ginevra Elkann



È davvero un peccato che la storia non si sia evoluta con lo stesso dinamismo con il quale il film è stato immaginato, creato e sognato. Una creazione stilistica dei personaggi unica, grandi attori italiani e non portati all’estremo. Valeria Golino, nell’immaginario collettivo un’attrice dai ruoli materni, femminili e anche autoritari in questo film è Pupa, la pornostar ispirata all’iconica Cicciolina che alimenta le fantasie della vecchia generazione ma distribuisce fascino anche in quella nuova. Un personaggio brillante che non ti aspetti possa essere così ben interpretato, ma soprattutto immaginato e contestualizzato in una cornice unica di una Roma che vede un aumento sproporzionato delle temperature, ciò fa perdere il senno ai suoi protagonisti che vedono le loro vite vacillare. Ricapitolando il problema di questo film è la storia che non si sviluppa come sperato e che dopo 30 minuti rimane quasi tutta uguale senza dare adito alla nostra immaginazione creata all’inizio, una creazione dei personaggi sublime tra cui Alba Rohrwacher alcolizzata, Valeria Bruni Tedeschi in mano agli psicofarmaci, Riccardo Scamarcio che preferisce occuparsi dell’ex moglie rispetto che del figlio, Danny Huston un prete che deve star attento a non ricadere nell’eroina, Greta Scacchi una donna disinnamorata della vita. Una fotografia afosa e una regia graffiante potevano veramente regalarci un film perfetto che a mio parere sarebbe potuto diventare una pietra miliare del cinema italiano.

★★★★★★


6/10


MyMetaCritic: 65/100

Giovanni Vestri


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