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Immagine del redattoreGiovanni Vestri

Povere creature!


Poor Things by Yorgos Lanthimos



Scrivo la recensione dopo sane 24 ore in cui ho avuto modo e bisogno di metabolizzarlo, un film che non si dimentica, unico e folle. Non ho mai amato Yorgos Lanthimos a causa della sua ricerca spasmodica nello scandalizzare e stupire lo spettatore tralasciando completamente la componente emozionale che è quella che ricerco sempre nei film e che mi fa innamorare ogni giorno di più del cinema. Questo film però ha tutto il resto, un’ironia marcata che non ti aspetti e quasi contraria al comune senso del pudore che ti incanta dal primo minuto in cui conosciamo Bella (Emma Stone). Un personaggio interpretato brillantemente e che delinea la grande complicità tra attrice e regista dopo tre film insieme. Inquadrature inquietanti ma magnetiche, un ultra-grandangolare visione in cui le strade sono in movimento con le carrozze, in cui le pareti inghiottono il legno, in cui una nave sembra un mostro mitologico e una duna di sabbia una piramide al contrario. Un racconto allucinato in cui ci chiederemmo di aver visto o sentito bene durante tutto il film, un viaggio tra continenti e città distopiche in cui Bella dovrà relazionarsi e cercare il suo posto nel mondo dopo che lo scienziato che lei chiama papà la riportò in vita. Musiche dissonanti che mettono subito sull’attenti e che accompagnano lo spettatore in questo viaggio in cui si scorgono messaggi attuali e futuri, la libertà sessuale, l’indipendenza, la legittima proprietà del proprio corpo anche se creato da un altro soggetto. Tutti gli uomini del film cercheranno dal primo momento di impossessarsi e di controllare Bella a causa della sua ingenuità vista come una debolezza, per poi cambiare le carte in tavola Bella diverrà la protagonista di sé stessa, ammaliante e regina. Una personalità che cresce e che ci immedesima nell’amore sincero o malato che tutti sembrano provare per Bella. É impossibile non affezionarsi a una povera creatura che povera non è e che quando meno ce lo aspettiamo sarà lei a controllare i nostri istinti e le nostre emozioni, eroina e creatrice di sé stessa, padrona del mondo che la circonda, sincera, schietta e disarmante. Una storia allucinogena, unica che crea come dicevo un film che non si dimentica.

★★★★★★★★★


9/10


MyMetaCritic: 90/100

Giovanni Vestri


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