Oppenheimer – Christopher Nolan (2023) review by: Giovanni Vestri
Una maestosa esperienza cinematografica. Un film storico ma non solo, una vera e propria esperienza che darà la vera e propria impressione che la sala del cinema stia esplodendo. Delle sequenze mozzafiato che trasmettono il vero senso di esplosione, sullo schermo compaiono fuoco, particelle e paura. Il tutto accomunato da uno shock iniziale ricercato da Nolan per entrare in empatia con il protagonista della storia. In realtà non è come si potrebbe pensare leggendo il titolo, in realtà il vero protagonista di questa storia non è il famoso fisico, ma la bomba. E proprio dalla bomba, Nolan estrae tutte le più profonde sfaccettature legate ad un oggetto così ambiguo. Un oggetto usato dall’uomo per distruggere l’uomo, per distruggere ciò che si è costruito e distruggere vita e speranze di persone spesso innocenti. Il film esplora in modo concreto e lucido il confine tra scienza e morale, tra innovazione e distruzione, tra genio e assassino. Il secondo protagonista del film invece è J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy) fisico geniale non portato particolarmente per la matematica come il suo collega Albert Einstein. Dopo gli studi che lo portarono a girare il mondo Robert si scopre anche un amante delle belle donne e simpatizza per il pensiero comunista. Siamo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e il generale Leslie Groves (Matt Damon) affida a Oppenheimer una missione impossibile, salvare il mondo. I nazisti fanno molta paura per la repressione e le strategie militari che li stanno portando in netto vantaggio rispetto agli inglesi. Fu fondata dal nulla Los Alamos , una città estemporanea nel deserto messicano in cui per tre anni Robert e un team di fisici, ingegneri e chimici selezionati cercarono di portar a termine la missione che decreterà Oppenheimer “Il padre della bomba atomica”. Come possiamo osservare dalla storia la bomba fu utilizzata per l’abbattimento di Hiroshima e Nagasaki in Giappone provocando 120000 morti. Vedendo il film si possono apprezzare tutte le sfaccettature che legano un tragico evento ad una scoperta scientifica che cambiò il mondo. Il presidente Truman disse vedendo Oppenheimer profondamente provato per l’esito della sua scoperta che a lui è stata riservata la responsabilità solo della prova di detonazione chiamata “Trinity” la responsabilità della detonazione sul Giappone la detiene il presidente che ne ha effettivamente dato l’ordine. Un film che va davvero oltre al concetto di bomba, come siamo abituati a pensarla ovvero come una semplice arma. In questo caso questa bomba è qualcosa di più, è stata lo studio, la sofferenza e la gioia di un team di fisici, tra cui Albert Einstein, Enrico Fermi e J. Robert per l’appunto, che non hanno concepito quell’oggetto come una semplice arma di distruzione di massa, ma come una speranza per salvare l’umanità. Il confine era “stiamo creando qualcosa di distruttivo, si ma in mano ai nazisti sarebbe peggio”. Cillian Murphy è da oscar, in questo film, con i suoi occhi trasmette la responsabilità, il peso morale dei morti civili e l’essere osannato come nuova star in modo perfetto, trasmettendoci un personaggio controverso ma incredibilmente umano e semplice che in un periodo difficile ha contribuito a cambiare la storia.
★★★★★★★★★
9/10
MyMetaCritic: 92/100
Giovanni Vestri
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