La chimera by Alice Rohrwacher
Un’opera intima dalla straordinaria bellezza. Esatto, proprio un’opera, come in certi film di Wes Anderson si ha l’impressione di assistere ad opere d’arte in movimento, la Chimera di Alice Rohrwacher fa di più perché riesce a trasportare lo spettatore nella mente dell’artista affacciato alla bellezza. Il film racconta la controversa figura di un tombarolo di nome Arthur (Josh O’Connor) che a inizio anni ’80 si ritrova a girare l’Italia a caccia di reperti da rubare. Anche se la parola rubare forse non è così azzeccata perché grazie al suo ingegno e al suo amore per l’arte e la natura Arthur riesce a scovare bellezze incontaminate in parti del mondo ancora inesplorate che probabilmente sarebbero rimaste sottoterra. Dalla personalità schiva e scontrosa, appare subito un personaggio enigmatico, a mio avviso non brillantemente interpretato. Questo film è il più profondo e misterioso della carriera di Alice Rohrwacher che non abbandona la capacità di meravigliare con un’inquadratura e di giocare con dialoghi semplici ma incisivi che ricordano una fiaba. Un racconto di un mondo fatato che non può lasciare indifferenti, la delicatezza delle immagini e della sua storia creano un unisono di magnificenza con un finale stupendo e inaspettato.
★★★★★★★★★
9/10
MyMetaCritic: 88/100
Giovanni Vestri
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