Kill Bill Vol.1 & Vol.2 review by: Giovanni Vestri
Recensione ReWatch: Ho visto questi due film per la prima volta circa dieci anni fa e sono stati loro a farmi innamorare di Tarantino. Il suo modo di girare, la storia raccontata mi hanno entusiasmato subito nonostante fossi piccolo. Questi due film Vol.1 e Vol.2 che per praticità chiamerò solamente “il film” sono uno scatto ad un’epoca storica in cui Tarantino cerca di spiegare la contaminazione culturale. Proprio come Sergio Leone, dopo aver visto un film giapponese sui samurai girò “Per un pugno di dollari”, anche Tarantino deve essersi lasciato ispirare da un mondo fatto di arti marziali, katana e sangue. Il sangue che il regista porta sullo schermo è splatter e quasi ridicolmente bizzarro, scene in cui il sangue esce dal corpo dopo un colpo di katana quasi come un vulcano in eruzione. Tutto ciò fa sorridere e fa pensare che non c’era mai stato un film di rottura così, che racconti in modo bizzarro e crudo una realtà moderna quasi impossibile da collocare nella nostra società. Il film oltre a Tarantino mi ha anche fatto innamorare di Uma Thurman, un’attrice capace di interpretare un personaggio colmo di rabbia e vendetta. È impossibile non appassionarsi a lei, alla sposa, a Beatrix Kiddo, a Black Mamba, a mamma e a tutte le sue personalità estremamente diverse, unite dalla voglia di riscatto, di uscire da un mondo crudo e fatto di sangue per crescere sua figlia B.B. dolcissima e innamorata della madre dal primo momento che si sono conosciute.
“Se la mamma dorme da tanto tempo, poi come farà a riconoscermi?” “Vedi B.B. la mamma ti riconoscerà perché ti ha sognata” “Mi hai sognato mamma? Io ti ho sognato mamma” “Ogni notte piccola mia, ogni notte”.
Il focus di Beatrix è vendicarsi dei suoi carnefici che hanno distrutto in dieci secondi forse il giorno più bello della sua vita, il giorno in cui si sposò e decise di cambiare vita, di non essere più una killer. Bill non è d’accordo
“Tu come i supereroi, sei nata killer e resterai sempre una killer”.
La missione di Black Mamba cambia quando sua figlia entrerà nella sua vita in una scena emozionante e carica di tensione, spietata ma dolce allo stesso tempo. Comunque, Beatrix ha una sola missione e cercherà di portarla a termine usando tutti i mezzi a sua disposizione. Il film è un vero e proprio viaggio nel mondo, da Tokyo a Okinawa, da El Paso in Texas al Messico. Un’esperienza cinematografica unica che mi ha lasciato estasiato ogni volta che mi reimmergo nella storia. Ho amato tutto di quel film, tutto e secondo me è il capolavoro di Tarantino, è ciò che mi ha fatto innamorare del suo cinema e della fame che ha nel raccontare queste storie assurde. Musiche di Ennio Morricone non originali purtroppo, danno lo stesso un tocco di western al film, musiche per la maggior parte riprese dai capolavori di Sergio Leone che hanno il filo conduttore di trasportarci in una storia moderna che si evolverà quasi come uno “spaghetti western”.
Grazie Quentin il tuo film mi ha cambiato.
★★★★★★★★★★
10/10
Giovanni Vestri
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