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Immagine del redattoreGiovanni Vestri

Foglie al vento


Fallen Leaves by Aki Kaurismäki



La malinconia in questo film è talmente assordante quasi da farti sorridere, una storia d’amore tra due solitari che si trovano, si perdono e si ritrovano. In sottofondo la Finlandia, malinconica è un eufemismo, quasi spenta, immobile tutto sembra morto e il dinamismo è dato solo dalla capacità stilistica del regista di dar movimento a cose e persone che sembrano inanimati. Non sono mai stato in Finlandia ma me la immaginavo proprio così, un paese in cui i colori sembrano mischiarsi fino a dare un mono tono grigiastro che non è per niente allettante. La storia d’amore tra i due protagonisti nasce su questo sfondo in cui sembra impossibile possa scaturire amore da una vita così alienante, giornate monotone e solitarie. Ansa (Alma Pöysti) è la commessa di un supermercato e passa le sue giornate a riordinare scaffali, viene licenziata quando provò a portarsi a casa un tramezzino scaduto che sarebbe finito nella spazzatura subendo un controllo quasi antiterroristico dalla sicurezza del supermercato che non si vedrebbe neanche in un aeroporto. Holappa (Jussi Vatanen) è un operaio che annega le sue giornate prive di emozioni con una sapiente dose di alcol e che sembra imprigionato in sé stesso, un uomo in grado di amare ma che date le circostanze non è ha l’occasione. Una sera in un pub dalla musica esoterica e dalle luci che non vanno neanche a tempo con la canzone i due si incontrano, si studiano in quello scenario spento e morto e sembrano timidamente trovare della luce l’una nell’altro. Un film che dalla durata di 81 minuti dev’essere visto per immergersi in un mondo in cui non sogneremmo mai di finire, non poteva durare di più perché lo spettatore si sente completamente a disagio in quella cornice morta e cerca di evadere tramite l’appiglio d’amore dei due protagonisti. Colpi di scena che si scorgono lentamente ma che arrivano violentemente, una storia che alla fine vi farà sorridere a causa della sua malinconia senza tempo.

★★★★★★★★


8/10


MyMetaCritic: 76/100

Giovanni Vestri


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