Dogman by Luc Besson - Selezione Ufficiale
“Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane”
Luc Besson con questo film ci regala un capolavoro, un film che non ti aspetti, una storia unica nel suo genere e ho apprezzato il tanto coraggio in una messa in scena che ho trovato più che azzeccata. Il film racconta la storia di un uomo ambiguo, Douglas (Caleb Landry Jones) che viene arrestato dalla polizia non sappiamo bene per cosa. Dall’interrogatorio degli assistenti sociali in carcere impareremo a conoscere tutte le sue uniche sfaccettature. Da piccolo viveva in una situazione disagiata, con una madre che l’aveva abbandonato e un padre ed un fratello violenti che abusano della loro posizione in casa per estraniarlo dalla vita. Hanno una piccola gabbia in giardino con circa dieci cani, che il padre adopera per le gare di corsa non avendo nessun rispetto per essi. Douglas, ancora un bambino sembra l’unico ad essere davvero affezionato a quei cani, tant’è che il padre lo rinchiude nella gabbia e lo lascia li per mesi, nel gelido inverno del New Jersey. A causa dei continui maltrattamenti del padre, ai quali si arriverà ad un picco inquietante, Douglas rimane paralizzato ad entrambi gli arti inferiori. Cresciuto su una sedia a rotelle e passando di casa-famiglia in casa-famiglia, il ragazzo cresce e si appassiona ai travestimenti delle Drag Queen, al trucco e a Shakespeare. Douglas cresciuto, è un personaggio unico a cui subito ci si affeziona, vive con centinaia di cani che è riuscito ad addestrare per amarli e circondarsi come uno scudo protettivo. I cani seguiranno il proprio padrone nelle vicende più disparate che saranno una continua sorpresa. Un film che mi ha davvero colpito e che non mi aspettavo dalla regia alle luci, dall’incredibile prova attoriale di Caleb Landry Jones alla sceneggiatura, che lancia dei messaggi davvero interessanti e inaspettati.
★★★★★★★★★★
10/10
MyMetaCritic: 97/100
Giovanni Vestri
Comments