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Mia

Mia un film di: Ivano de Matteo, recensione di: Giovanni Vestri


I film di Ivano de Matteo colpiscono nel profondo, sono pesanti nel senso buono del termine, film che non ti lasci alle spalle così facilmente. Dopo “Gli equilibristi” e “I nostri ragazzi” il regista sembra voler approfondire un capitolo della giovinezza che personalmente dall’esterno mi sono trovato spesso ad osservare, le relazioni tossiche. Chi di noi non ha un amico, un familiare o un conoscente che è imprigionato in un rapporto che è il più lontano dall’amore? Purtroppo, le persone cattive esistono e si deve avere la forza di abbandonarle il più velocemente possibile, a 15 anni magari non si hanno gli strumenti per capire che una persona che crediamo d’amare ci faccia cadere in un baratro dal quale a volte è impossibile uscirne. La famiglia di Mia è composta da Sergio e Valeria (Edoardo Leo e Milena Mancini), disperati cercano di aiutare la figlia in ogni modo, con le buone e con le cattive, senza riuscirci. Il film è un avvertimento attuale e contestualizzato nella società odierna che spinge i ragazzi e i genitori a non sottovalutare la gente cattiva che si nasconde dietro a falsi comportamenti per adescare e intrappolare inesorabilmente la propria vittima. Il film esplora in modo convincente tutti i temi psicologici legati ad una relazione tossica tra un adolescente e un ragazzo poco più grande di lei che, a quell’età si sentono più che a ogni altra. Concludendo, l’ho trovato un film soprattutto utile che mette in guardia da una situazione di pericolo in cui le conseguenze saranno tragiche e sofferte.

★★★★★★★★


8/10

Giovanni Vestri

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